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19/04/2024

 

Elba, 31-4 novembre

Giovedi 1 novembreAlla fine, vuoi per la paura del maltempo, vuoi per gli impegni vari di tutti, siamo partiti solo io e Marcellina, con il camper, perché il mare non prometteva niente di buono e forse i traghetti non partivano; invece ,a dispetto di tutto, il mare era calmo e abbiamo traghettato benissimo, arrivando in tempo per farsi un giro per Porto Azzurro, prima della luculliana cena a base di pesce organizzata dai Calderini al villaggio di Arrighi con i loro amici subacquei.Venerdì 2  ci siamo svegliati con una giornata bellissima, e vista la chiarezza e la luminosità del cielo abbiamo deciso di andare sul versante ovest , con vista sulla Corsica. Scegliamo il percorso di Colle S.Bartolomeo , sotto il Capanne, che parte da Pomonte e riscende a Chiessi. Tempo bellissimo, tant'é che abbiamo camminato in maglietta e pantaloncini , per non esagerare con il costume.Sentiero molto bello, anche se ripido ( si sale 450 mt in 2 km. ) ; si cammina in mezzo alla macchia mediterranea con tutti i profumi ancora presenti: rosmarino , serpollo, mentuccia, mirto , finocchio selvatico ecc, oltre una fioritura di corbezzolo mai vista! Si sale in mezzo a questa meraviglia su dei pietroni arrotondati, caratteristici di questo angolo di Elba. Abbiamo fatto anche l'incontro con un viperone che stava crogiolato al sole su un muretto e che é scappato dopo l'urlo di Marcella appena lo ha visto.Bellissimo! L'Elba per me é quell'angolo di mondo dove ogni volta che torno mi sembra di tornare a casa, per come la conosco e come la vivo. Sto pensando veramente di viverci periodi più lunghi durante l'anno.Comunque siamo tornati dopo 4 ore per 9 km. , un pò stanchi ma molto appagati, dopo anche aver ben visitato Chiessi e Pomonte che sono sempre due perle del versante ovest. Serata sempre nel capannone del villaggio Arrighi e sempre cena a base di pesce.
Sabato 3:é da sempre che volevo andare alla croce che svetta sopra Porto Azzurro, e decidiamo di andare senza stabilire un iter preciso, seguendo il percorso del Monserrato , indicato come trekking elbano. Si aggregano anche Patrizia( fidanzata storica di Franco? bah, chi può dilrlo!) e una famiglia simpaticissima conosciuta al villaggio: Umberto, Giuliana( i genitori) , Alice e Chiara ( le figlie).Partiamo dal villaggio e saliamo sulla strada che sale alla Madonna del Monserrata, antica chiesa incastonata ai piedi del monte Castello , tra le pietre. La conformazione di questa zona é molto particolare: ieri le pietre sopra Pomonte erano arrotondate e ben levigate, oggi la roccia è tutta stratificata , rossastra , e tratti molto friabile. Saliamo sotto la Croce per una pineta che porta i segni di un vasto incendio di una decina di anni fa.Il percorso finisce proprio sotto la roccia della Croce , ma sul versante opposto. Lasciamo quindi i bastoncini e ci arrampichiamo mani e piedi su per le rocce , in alcuni tratti con passaggi impegnativi. Comunque arriviamo in vetta e, anche se pieno di nuvole basse, ci godiamo il panorama del versante sud, sopra Porto Azzurro e Capoliveri.Riprendiamo il sentiero tracciato per il Monte Castello , con passaggi delicati e un paesaggio mozzafiato sulla Madonna del Monserrato. Arrivato in cima scavalliamo e ci ricolleghiamo al G.T.E. , il sentiero principale che attraversa tutta l'isola, stavolta con la vista sulla baia di Portoferraio.Riscendiamo per la mulattiera dentro Porto Azzurro, attraversando il centro storico del paesino, che , pur avendo avuto un grande sviluppo edilizio, rimane per me uno dei più carini dell'Elba.