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19/04/2024

 

Il Che, Dedicato a.....

Per molti della mia generazione, ed anche per me, il Che é stato un mito, anche se poi in verità ho letto e saputo poco su di lui; ma penso che questo non sia importante.Ha sicuramente combattuto anche con le armi, anche con violenza, contro chi voleva un mondo più violento, più oppressivo.E' stato sempre dalla parte dei più deboli quando la povertà e la sopraffazione dell'uomo sull'uomo sembravano essere la pratica ordinaria di un certo sistema terzomondista.Non mi interessa sapere notizie "alternative" perchè da uomo che lotta sarà incappato sicuramente in situazioni e momenti poco chiari o drammatici.La cosa strana e che mi fa molto pensare é che da uomo di cultura sia passato ad uomo di azione, verificando e decidendo dopo travagliate(penso) vicende, di prendere il fucile contro il potere e contro un sistema che stava sopprimendo non solo fisicamente, ma soprattutto socialmente, un popolo, per non dire un intero continente.Ci ha insegnato che la voglia di libertà e giustizia é una ricerca dura, che spesso finisce tragicamente, ma che é per molti lo scopo della vita stessa. I detrattori di Cuba, di Fidel, dicono che comunque hanno instaurato una dittatura che comunque va combattuta in quanto tale; in parte é vero, ma so per certo che a tutt'oggi Cuba é uno dei pochi paesi dell'America Latina che si può visitare senza correre troppi rischi, dove la scuola, lo sport, la sanità pubblica sono all'avanguardia nel mondo, guardati e ammirati anche dai paese "ricchi", dove la povertà c'é ma é una povertà dignitosa, non quella che ti da i pugni nello stomaco vedendo morire i poveri, i senzatetto per strada mentre  la gente gli passa accanto indifferente.  

 

Mauro,21 maggio 2005