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20/04/2024

 

Le creste dell'Acetella, 18 settembre

Torno dopo diversi anni sull'Acetella, una delle cime preferite da Maurizio ,il capitano. Ci sono anche oggi delle nuove entrate: Luca e Cristina , Lorella, Elisa e Stefano, poi Simonetta C., gli ormai quasi veterani Fiorella e Elio, Stefano e Anna, Lamberto, Simonetta P., Alessandra, oltre , naturalmente, a Marcella, e Bruno. Lasciamo le macchine al parcheggio di Giuncano Scalo ( è la prima volta che lo vedo pieno ) e ci incamminiamo per la strada asfaltata che sale a Polenaco. Prima di arrivare al paese imbocchiamo sulla destra lo stradone del fosso di San Benedetto, che ci porterà proprio alla base del monte Acetella, dopo una breve pausa alla sorgente della Cargara ( anche qui non viene più una goccia d'acqua! ). Sembrano tutti abbastanza freschi, nonostante la lunghezza del percorso. In cima all'Acetella si gode sempre di un ottima visuale panoramica, e come solito ci mettiamo con Maurizio e Bruno ad indicare le montagne intorno: il Subasio, Il Terminillo , l'Aspra, il Solenne ecc...anche perchè è vero che da qui, quando è sereno e chiaro, si vede quasi tutta l'Umbria. Torniamo per il Monte Acquasalce e iniziamo a ridiscendere; fino a qui il gruppo è rimasto abbastanza compatto, ma per qualcuno iniziano i primi problemi di affaticamento e quindi Maurizio prende via davanti con i camminatori più veloci.Imbocchiamo la strada della Cargara e Simonetta P. riesce a rompere per la seconda volta le suole delle scarpe, che ripariamo alla meglio.Arrivati alla sbarra posta all'inizio della strada , giriamo a destra per il campeggio di educazione ambientale.(a sinistra si va al Poggio Lavarino). Bruno e Marcella mi aspettano al bivio del sentiero che riporta al fosso di San Benedetto perchè mi attardo con Elio, Fiorella e Simonetta P. un po' provati dal lungo anello.Ritorniamo alle auto che sono le13.40 e il gruppo di testa ( arrivato mezz'ora prima di noi ) se  ne è già andato.Abbiamo fatto 15 chilometri in 4 ore e 50 minuti. Stanchi ma soddisfatti!