Mi mancano tutti i soci fondatori, e quindi partiamo io e Marcellina; ci sono Alfredo e Daniela, Gabriele, Lamberto, Elio e Fiorella, Simonetta, Luisa, Alessandra, Iacopo, Edoardo, Max, Lorenzo B., Lorenzo G. Lorenzo B., mio giovane assistente Acquapalombese ( e non Acquapalombano!) si prende l'incarico di fare il fotografo del gruppo. Partiamo per un altro giro classico; passando per il Cimitero e girando all'altezza del traliccio per il sentiero 4H , dopo un lungo sentiero in mezzo al bosco, si esce alle Campore, così chiamate perchè a tutt'oggi vi pascolano cavalli e mucche, sul versante nord della vallata; è sicuramente il punto che a me piace di più perchè si riesce a vedere tutta la Valserra e qui finalmente posso far conoscere ai miei amici camminatori tutta la mia cultura geografica di questo territorio, indicando paesi, montagne e particolari della zona. Arrivati alla sella alla fine delle Campore, a sinistra si vede la stradina che porta alla Croce , di fronte il Torricella, a destra sale il sentierino che porta in cima al Pizzo Appecano, seconda cima dopo Torre Maggiore con 1056 metri, della Montagna Ternana. In cima al Pizzo la vista comunque spazia anche sul versante sud-ovest, ma principalmente la visuale migliore è sul versante nord, dove si vede bene anche il Subasio, oltre che il Monte Martano.Riscendendo dal Pizzo a vista verso le Piane, riprendiamo l'ampia sterrata di ritorno e riscendiamo al Colle d'Aiano. Al bivio scendiamo a destra per la vecchia strada di mezza costa che ci riporta ad Appecano. Con notevole disappunto noto che dal bel fontanile restaurato nel 2000 , lungo la strada,  non esce più una goccia d'acqua, e neanche da quello dopo più vecchio. Penso che qui bisognerà intervenire! Rientriamo velocemente ad Acquapalombo, anche se qualcuno si è attardato per mangiare le piccole prugne che crescono su acuni alberi lungo la strada!